Chi ama scoprire nuovi luoghi sa che tutti i posti cambiano al mutare delle stagioni, e che per conoscere fino in fondo i segreti di una città, di un paesaggio, di un territorio bisogna tornarci più volte, in periodi diversi dell’anno. Noi che di professione portiamo i turisti alla scoperta delle bellezze del Bel Paese, abbiamo fatto di questa considerazione un assioma da non mettere mai in discussione. E questo è ancora più vero quando parliamo delle Cave di Marmo di Carrara.
Cave di Marmo: tre buoni motivi per visitarle con la stagione fredda
Se c’è un luogo del nostro territorio che merita di essere visitato e rivisitato sono sicuramente le cave di marmo di Carrara. Pochi posti al mondo cambiano il proprio aspetto come succede qui. Il paesaggio delle cave muta a seconda della luminosità che riceve la montagna, delle nuove strade a strapiombo tracciate dai camion che portano a valle gli enormi blocchi, delle pozze d’acqua che si formano nei piazzali di cava e nelle quali il cielo trova ogni giorno nuovi specchi in cui riflettersi.
Il paesaggio delle cave di marmo è mutevole almeno quanto operoso è il lavoro degli uomini che da millenni estraggono l’oro bianco che custodiscono.
A loro e alla nostra escursione in jeep per scoprirne i segreti, abbiamo dedicato un’intera sezione del sito, in questa occasione vogliamo solo raccontarvele quando le temperature scendono e le giornate si accorciano
Visitare le cave di marmo in inverno è un’esperienza che chi ama i panorami mozzafiato dovrebbe fare almeno una volta nella vita.
I venti invernali che spazzano l’aria ci regalano infatti paesaggi talmente nitidi e definiti che sembra di poter toccare con mano anche le vette più alte. L’atmosfera priva dell’umidità e della calura estive rende i dettagli così precisi che nelle giornate più secche la vista riesce a raggiungere persino il Monviso e le Alpi Marittime.
Ma il motivo più straordinario per organizzare una gita in jeep alle cave di marmo in questa stagione sono i tramonti sul mare che si godono da lassù. I più bei tramonti di tutto l’anno. Il cielo si tinge di rosso, arancione, rosa e viola. Le sfumature intense delle nuvole disegnano all’orizzonte riflessi così infuocati che non possiamo non essere d’accordo con Jorge Luis Borges quando scriveva: “Se io potessi tornare indietro, nella vita prenderei pochissime cose sul serio. Correrei più rischi, farei più viaggi, guarderei più tramonti”.