Una visita al Museo delle Statue Stele Lunigianesi, un tuffo in un passato remoto per scoprire il più antico e affascinante mistero di tutta la Lunigiana.
Statue Stele: le sculture antropomorfe preistoriche più significative di tutta Europa
Nella prestigiosa sede del Castello del Piagnaro di Pontremoli, in provincia di Massa, è custodito il più antico ed enigmatico tesoro di tutta la Lunigiana: una raccolta incredibile di sculture di pietra arenaria, risalenti all’età del rame e del ferro. Sono le Statue Stele, misteriose figure dalle caratteristiche antropomorfe realizzate dalle popolazioni preistoriche e protostoriche che hanno abitato la Val di Magra tra il III e il VI secolo a.C. La testimonianza più unica – ma sfuggente al tempo stesso – dell’intera civiltà megalitica europea.
Si tratta di personaggi maschili e femminili – i primi dotati di armi, le seconde abbellite da monili, rarissimamente riportanti iscrizioni – che sono stati rinvenuti circoscritti al solo territorio della Lunigiana Storica. Sebbene, il primo ritrovamento risalga addirittura al 1827, ancora oggi però rappresentano un mistero irrisolto. Duecento anni non sono bastati, infatti, per capire quale fosse la loro funzione.
Statue Stele: i grandi arcani della Lunigiana
Astratte, stilizzate, il risultato voluto di una precisa scelta stilistica: ma cosa rappresentano queste figure? Quale era il loro scopo ultimo? Possiamo solo dire che le Statue Stele sono monumenti che rispondono ad una qualche esigenza di culto. Ma che si tratti di idoli cosmici, di arcaiche divinità funerarie o della rappresentazione fattasi pietra dell’anima stessa dei defunti, questo purtroppo non c’è dato di sapere. E mistero nel mistero, il ritrovamento più numeroso di queste lastre sagomate e incise, destinate ad essere piantate verticalmente nel terreno, le ha rinvenute tutte in fila, per ordine d’altezza con il volto rivolto verso sud: una “scolaresca” rigorosa e ieratica, intenta a seguire per millenni il corso del sole.
Statue Stele: Gruppo A, B, C
Sembrano tutte uguali le Statue Stele, con i loro tratti somatici scolpiti in grafismi astratti (due forellini o due pastiglie rotonde per gli occhi, una linea verticale per il naso, due cerchietti incavati nelle orecchie). Eppure, nonostante la fissità remota nello sguardo che le accomuna, sono tutte diverse, uniche.
In base alla tipologia e alla datazione, gli archeologi le hanno suddivise in tre gruppi.
Il Gruppo A comprende le statue più arcaiche, la cui testa ha una forma a contorno semicircolare non distinta dal corpo; il Gruppo B – più evoluto rispetto all’A – include invece lastre maggiormente definite nei dettagli anatomici, con una netta distinzione della testa «a cappello di carabiniere» rispetto al tronco. Infine il Gruppo C comprende le sculture più recenti. Si tratta di statue stele caratterizzate da una rappresentazione più realistica della figura umana e da una lavorazione tridimensionale, quasi a tutto tondo.
L’allestimento museale
Recentemente rinnovato – l’inaugurazione è stata a giugno 2015 – l’allestimento museale del Castello del Piagnaro ci presenta un excursus espositivo suggestivo e scenografico, arricchito da molti contenuti multimediali. Serrate in ranghi o incastonate tra le grandi pietre squadrate delle mura millenarie, le statue stele sembrano conficcate nella terra nuda, proprio come erano piantate nel terreno delle radure boschive dove sono state rinvenute. La nostra guida vi racconterà di loro e della loro origine, delle popolazioni che le hanno realizzate, del fascino misterioso che le avvolge.