DURATA
½ giornata
LOCATION
Toscana, Massa-Carrara
ETÀ
0-99
PERIODO
Tutto l'anno
Tour delle cave di marmo
Una mezza giornata per esplorare il più prezioso dei tesori di Carrara: le cave di marmo bianco.
A bordo di comodi e possenti fuoristrada, la nostra guida vi porterà sulle vette delle Alpi Apuane. Fino ai bacini marmiferi a 1000 metri di altitudine, per scoprire il luogo magico dove Michelangelo trovò il blocco che ha dato vita alla sua famosissima Pietà.
Dura circa tre ore. I bambini sotto i quattro anni non pagano, quelli tra i quattro e i 12 pagano invece una tariffa ridotta.
Una mezza giornata per esplorare il più prezioso dei tesori di Carrara: le cave di marmo bianco.
A bordo di comode e possenti jeep 4×4, la nostra guida vi porterà sulle vette delle Alpi Apuane. Fino ai bacini marmiferi a 1000 metri di altitudine, per scoprire il luogo magico dove Michelangelo trovò il blocco che ha dato vita alla sua famosissima Pietà.
Un panorama mozzafiato quello delle cave di marmo di Carrara. Una bellezza immensa e fiera la loro, ma al tempo stesso cruda e brutale, fatta di vertigini spigolose e spaccature nette e verticali. A camminarci dentro, si respira un’atmosfera solenne, come quella delle grandi cattedrali del passato. Su tutto domina il bianco accecante della pietra che si staglia contro l’azzurro e il grigio del cielo.
In un gioco di rimandi, le piccole pozze di acqua lattiginosa che si formano durante le fasi di taglio, sembrano tanti piccoli laghetti turchesi pronti a richiamate il blu intenso del mar Tirreno che si impone in lontananza sulla costa. Una vista impareggiabile, in grado di lasciare a bocca aperta anche il più scettico dei viaggiatori.
Uno scenario unico, a tratti surreale, forgiato da una frenesia escavatrice che da oltre duemila anni non ha mai subito battuta d’arresto: è dal tempo degli antichi Romani infatti che l’estrazione va avanti.
E oggi più che mai si continuano a scavare gallerie orizzontali – le famose cave in galleria – e a tagliare fette di montagna, ridefinendo, giorno dopo, i connotati di questo territorio “irripetibile”, scolpito dall’uomo e che l’uomo continuerà a forgiare e trasformare.
Dire Carrara e immediatamente pensare alle cave di marmo e al loro bianco abbagliante che si nota fin dalla costa e fa apparire la vette delle Alpi Apuane come fossero costantemente innevate, anche durante la bella stagione.
L’avventura in jeep 4×4 che vi porterà alla scoperta dei tre bacini marmiferi estrattivi più famosi al mondo – Colonnata, Miseglia e Torano – comincia dal momento stesso in cui salite a bordo del Land Rover Defender da 8 passeggeri: il punto di ritrovo è all’uscita dell’autostrada di Carrara o davanti alla stazione ferroviaria. Nella mezz’ora di auto che serve per raggiungere la prima tappa, passeremo davanti alle principali segherie dove vengono tagliati in lastre i blocchi grezzi. Durante il tragitto, la guida vi racconterà una serie di aneddoti su Carrara e sulla sua Civiltà del Marmo: sì, perché il mondo del tesoro bianco non riguarda soltanto l’estrazione o la lavorazione della pietra, ma comprende la storia stessa del territorio e della sua popolazione, che del marmo sono da sempre sinonimi. La prima sosta è in località La Piana (bacino di Colonnata) per osservare un grande plastico che mostra la storia e le tecniche estrattive e di trasporto del marmo, dall’epoca romana ai nostri giorni. Si prosegue quindi in direzione di Fossa Cava per visitare una cava di marmo romana risalente al I secolo a. C. Il sito archeologico è perfettamente preservato e può essere esplorato nella sua interezza attraverso una serie di ponti e passatoie di legno. Sono ancora, ben visibili, i piani di estrazione della roccia e i segni delle antiche tecniche di escavazione. Dopo alcune soste per scattare fotografie ricordo, rimontiamo in jeep in direzione dei bacini più alti. Nel giro di qualche minuto – passando sulle stesse strade tortuose e ripidissime che ogni giorno vengono percorse da centinaia di camion che trasportano i mastodontici blocchi di marmo – raggiungiamo la vallata di Miseglia, chiamata impropriamente Fantiscritti. La vista che si gode da questa posizione sulla vallata sottostante è impareggiabile. È infatti possibile ammirare i famosi ponti di Vara – che fanno parte dell’antico sistema della ferrovia marmifera – ma anche la strada che si snoda come un serpente fino in cima alla montagna e che è stata recentemente asfaltata durante la produzione cinematografica di 007 – Quantum of Solace, che proprio qui ha girato la scena famosissima dell’inseguimento in auto. Il tour finisce poi con la visita al bacino di Torano e alla cava di Michelangelo, dove il sommo scultore sceglieva i blocchi dai quali avrebbe “cavato fuori” le sue opere. Durante l’escursione, è prevista anche una sosta al paesino di Colonnata, per visitare un’antica larderia e scoprire – ma soprattutto assaggiare – il celeberrimo lardo, delizia unica della tradizione norcina locale. L’escursione in jeep alle cave di marmo di Carrara è adatta a tutta la famiglia, ma deve essere prenotata in anticipo.
La lizzatura è il metodo che è stato usato fino agli anni ’60 del secolo scorso per far scendere a valle gli enormi blocchi di marmo dai bacini marmiferi in cima alle Apuane.
Questa tecnica prevedeva che il singolo blocco, o la carica di blocchi, venisse posizionato e fissato sopra dei lunghi tronchi di legno che fungevano da slitta rudimentale. Questa a sua volta era calata, sfruttando la pendenza, lungo le cosiddette vie di lizza. Grossi e resistenti canapi erano avvolti intorno ad un sostegno di legno molto robusto, detto piro che serviva per bilanciare la carica del mezzo che veniva rilasciata o trattenuta, assecondando le esigenze della discesa. A favorire lo scorrimento dei blocchi lungo la discesa ci pensavano i lizzatori: disponevano infatti davanti al blocco una serie di parati, travetti di legno resi scivolosi col sapone. Una manovra pericolosissima, perché se i cavi che trattenevano i massi si rompevano – e purtroppo accadeva frequentemente che si spezzassero – i lizzatori rimanevano schiacciati sotto il blocco di marmo.
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